Royal and Ancient (R&A) e la United States Golf Association (Usga), stanno avanzando delle nuove proposte per limitare la distanza percorribile dalle palline dei top player. Attualmente è stato calcolato che la distanza media di un drive nel Pga Tour è di circa 300 metri, ma molti giocatori la superano abbondantemente, il che significa che alcuni campi rischiano di diventare inadeguati.

Per questo motivo, oltre a prestare grande attenzione alla tecnologia dei club, i responsabili delle regole della R&A e Usga stanno ora rivolgendo la loro attenzione alle palline. Le due storiche associazioni ropongono l’introduzione di una “Model Local Rule” (Mlr) che darebbe agli organizzatori delle gare la possibilità di richiedere ai giocatori di utilizzare solo palline testate in condizioni di lancio controllate e che soddisfino i criteri di massima distanza.

“Le distanze dei colpi a livello di gioco elevato sono aumentate costantemente negli ultimi 20, 40 e 60 anni – ha sottolineato Martin Slumbers, ceo del R&A – Sono passati due decenni dall’ultima volta che abbiamo rivisto i nostri standard di test per le distanze delle palline. I prevedibili e continui aumenti diventeranno un problema significativo per la prossima generazione se non verranno affrontati al più presto. Abbiamo lavorato a stretto contatto con l’industria del golf nel corso di questo processo e ci siamo presi il tempo necessario per ascoltare attentamente le loro prospettive e riflettere sul feedback utile e costruttivo che ci hanno fornito”.

E’ stata inviata una notifica della proposta ai produttori di attrezzature da golf, che sono stati invitati a fornire i loro feedback fino al prossimo mese di agosto. Per essere conformi all’Mlr, le palline da golf non dovranno superare l’attuale limite dell’Overall Distance Standard (Ods) di 317 yards (più 3 yards di tolleranza) in condizioni di lancio effettive modificate (Alc) con una velocità della testa del bastone di 127 miglia orarie e sulla base di una calibrazione impostata su 11 gradi e 2220 giri al minuto.

Secondo il R&A, in media, il sistema di test Mlr proposto ridurrebbe potenzialmente la distanza di 14-15 yards per i battitori più lunghi. “Crediamo che il Model Local Rule proposto – ha aggiunto Slumbers – ci aiuterà a progredire in modo da proteggere le qualità intrinseche di questo sport e ridurre la pressione per allungare i campi”.

Tanto per fare un esempio sulle conseguenze del fenomeno, basti pensare che l’Augusta National, che ospita il primo major dell’anno, “The Masters”, ha aggiunto 35 yards al suo iconico par 5 della tredicesima buca, nel tentativo di proteggerlo dai “big hitter”.

Da segnalare poi che lo scorso anno Cameron Champ ha raggiunto la vetta della classifica della distanza media dei drive del Pga Tour con ben 321 yards. Infine, se venisse adottata, la proposta entrerà in vigore a partire dal 2026 e non avrebbe alcun impatto sul golf amatoriale.