Proseguono gli appuntamenti culturali negli spazi del Parco di Roma Golf Club. Il prossimo giovedì 1 dicembre, alle ore 18,30, sarà presentato l’ultimo libro di Daniele Capezzone, “Bomba a orologeria” L’autunno rovente della politica italiana. Oltre all’autore, ne discute Francesco Storace, politico e giornalista, in un dibattito moderato da Massimo Gallo, giornalista e vaticanista.

La partecipazione è aperta a tutti (con gentile preghiera di registrazione presso la segreteria del circolo) e al termine dell’incontro sarà possibile fermarsi per la cena al ristorante del circolo (consigliata la prenotazione). Il libro “Bomba a orologeria” (edizioni Piemme, 272 pagine), affronta apertamente il quadro socio-politico che si è venuto a creare con l’ultima tornata elettorale e le problematiche che sta attraversando il Paese.

“La caduta del governo Draghi e le elezioni del 25 settembre segnano indubbiamente l’apertura di una pagina nuova. Dopo il fallimento di un ciclo politico, fallisce pure la surroga commissariale: e allora, come in un perpetuo gioco dell’oca, si torna (forse) verso la politica, cioè verso governi che siano frutto più diretto della scelta degli elettori. La stagione in cui stiamo entrando è carica di incognite, sia globali sia nazionali: una nuova guerra fredda dalla durata e dagli esiti incertissimi; l’ombra lunga della crisi energetica; l’impennata del costo della vita; e una bassa crescita che, sommata a cicatrici e fragilità antiche, mette a rischio l’economia reale.

I nodi restano aggrovigliati, la sfiducia cresce, sale una nuova rabbia. Rischiamo di misurarci con una società spaccata come una mela: da un lato, gli obbedienti e i rassegnati al perpetuarsi di soluzioni emergenziali; dall’altro, una galassia ribellista e arrabbiata. Con uno stile lucido e appassionato, con argomentazioni coraggiose e sempre controcorrente, Daniele Capezzone prova a raccontare la fase rovente verso cui si avvia la nostra politica, e anche a disegnare una “pars construens”: per capire come ridare all’Italia obiettivi realizzabili e desiderabili sia in politica estera sia in economia. Provarci è difficile; ma il costo del non provarci rischia di essere devastante”.